in Issue Nº10

Questo cervo e’ un tipo timido

Questo cervo e’ un tipo timido
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el bosco c’è un cervo timido. Arrossisce se incontra un capriolo, o un daino, e non parliamone se incontra un altro cervo, magari un tipo che avanza tra le querce a testa alta, con il palco che sbatte nei rami tra schiocchi e fruscii. Non è una favola, o quasi, è la storia di una piccola ricerca pubblicata su Elsevier - Behavioural Processes.

Il mondo scientifico è popolato dai personaggi più strani, mossi tutti, dal primo all’ultimo, da una curiosità morbosa, insaziabile, che nasce da bambini, mai dopo. La zoologia, branca della scienza che si occupa dello studio degli animali, è mossa da quella stessa curiosità condita da una dose di fantasia e magia tipiche dell’infanzia. Lo zoologo si pone domande difficilmente immaginabili da una persona normale e con questo non voglio dire che gli zoologi siano speciali.

Semplicemente il regno animale è un luogo non-luogo in cui lo zoologo cade come Alice cade nel Paese delle Meraviglie.

A differenza delle sostanze, delle stelle, dei materiali, del cibo, delle macchine, gli animali comunicano, interagiscono e in buona parte ci somigliano. Osservandoli e comprendendoli otteniamo un’istantanea di quella che è la nostra storia evolutiva come esseri umani, per dirne una. Non risponderemo mai alla domanda “Perché siamo qui”, ma come sicuramente sì. Gli animali siamo noi. Un po’ come diceva Carl Sagan “Noi siamo l’incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all’autocoscienza. Abbiamo incominciato a comprendere la nostra origine: siamo materia stellare che medita sulle stelle” io dirò che siamo animali cresciuti fino all’autocoscienza e abbiamo incominciato a comprendere la nostra origine: siamo animali che meditano sugli animali.

In questo senso da decenni gli uomini tentano di sfondare il muro della coscienza degli animali, del loro pensiero e del loro sentire. Il limite più grande alla comprensione della mente degli animali è un paradosso: la nostra mente. Difficile epurare completamente osservazioni e esperimenti, ipotesi e test dai nostri meccanismi interpretativi. L’errore più facile nel quale inciampare, il più comune e quello che ha rovinato generazioni di proprietari di cani (e cani) e animalisti, è l’umanizzazione.

 

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Glacier Maruelno, Antoan, Hiking
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Glacier Maruelno, Antoan, Hiking
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Glacier Maruelno, Antoan, Hiking

La ricerca che ho citato è uno dei tanti tentativi di comprendere se anche altri mammiferi oltre all’uomo abbiano quella che si può coraggiosamente definire una personalità. Coraggio, per l’appunto, e timidezza, dominanza e sottomissione sono due qualità che negli anni hanno interessato molte indagini sul comportamento degli animali. Forse ai cervi non ci aveva pensato nessuno.

Ma non perdetevi in risolini, perché nelle fila degli insicuri e degli spavaldi, ricerche alla mano, ci sono parecchi insospettabili animali. Ci sono gli spinarelli e le trote, pesci d’acqua dolce, i

lemuri-topo, i cani della prateria, i macachi, i ratti, le volpi, i delfini, le cince, i verdoni e molte altre specie, tutti osservati, spiati, giudicati sulla base dei loro comportamenti, aspettativa di vita e abitudini.

Essere timidi, cauti, o paurosi può avere ripercussioni positive sulla lunghezza della vita di un animale: i pesci valutati come più arditi sono quelli più frequentemente predati dai cormorani, mentre le volpi che tendono ad avvicinarsi di più ai centri urbani e all’uomo sono quelle che vengono maggiormente investite. Per dire. Un po’ come certi esseri umani che mettono in atto meccanismi scarsamente auto-conservativi e muoiono in incidenti evitabili. Perciò spesso essere un po’ meno spacconi funziona da salva-vita. Di contro, un po’ come accade anche nella nostra società, essere intimiditi dal mondo porta a minori chance di trovare l’amore.

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Glacier Maruelno

In alcune specie, come i cani, sono preferiti i maschi meno esuberanti e aggressivi ma di base ottenere le attenzioni della femmina è un lavoro di muscoli, denti, balletti sfrenati, gesti atletici e canti assordanti. Insomma, parlando di sesso nel regno animale e parafrasando, il maschio ha ancora da puzzà.

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0376635721000486

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