in Issue Nº10

Monitoraggio Nazionale Lupo 2020 – 2021

Per la prima volta da quando il lupo è stato protetto, le istituzioni hanno unito le forze per fotografarne distribuzione e consistenza contemporaneamente dalle Alpi alla Calabria, utilizzando disegni di campionamento e protocolli standardizzati avanzati, messi a punto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). A partire da luglio 2020, fino a giugno 2022, ho partecipato a questo ambizioso progetto di stima come coordinatore tecnico, ed è stata una incredibile avventura, che mi ha messa faccia a faccia con quelli che temevo potessero essere i miei limiti.

Il Ministero dell’Ambiente ha dato mandato a ISPRA di produrre una stima aggiornata della distribuzione e consistenza del lupo a livello nazionale. Per rispondere a questa sfida ambiziosa, ISPRA ha creato un gruppo di lavoro altamente specializzato, che ha coinvolto zoologi e genetisti, e ha attivato una collaborazione con Federparchi Europarc Italia (la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali) e con il progetto LIFE WolfAlps-EU.

Attrezzatura per la raccolta dati
Lupo si strofina sul terreno
5. Lupi e cani, carnivori che mangiano la frutta
Lupi su preda

“Il lupo è una delle specie più conosciute in Italia, ma anche una delle più elusive e difficili da studiare”, ha spiegato il Dott. Piero Genovesi, responsabile del Servizio Coordinamento Fauna Selvatica dell’ISPRA. “Tutti i progetti finora attivati su questo carnivoro hanno avuto carattere locale e circoscritto nel tempo, limitando la possibilità di produrre una stima accurata a livello nazionale; per poter produrre una stima aggiornata e accurata abbiamo coinvolto tutti gli enti territoriali, partendo da Regioni e Parchi Nazionali, ed abbiamo attivato una collaborazione con i Carabinieri Forestali”.

https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/monitoraggio-nazionale-del-lupo/link

Gli esperti di ISPRA, con il supporto di un pool di ricercatori universitari, hanno combinato in modo estremamente innovativo un disegno di campionamento probabilistico con le più avanzate tecniche di indagine sperimentate sulla specie, per ottenere una stima della popolazione del lupo e della sua distribuzione. Tra ottobre 2020 e marzo 2021 sono stati raccolti dati di campo basandosi su protocolli operativi omogenei, perlustrando percorsi prestabiliti in circa 1.000 celle di dieci chilometri quadrati distribuite sull’intero territorio nazionale; i risultati del monitoraggio nazionale sono stati resi pubblici e illustrati in modo dettagliato, al fine di fornire una base di conoscenza scientifica credibile e autorevole. Nello stesso periodo il progetto LIFE WolfAlps-EU ha coordinato e realizzato un analogo campionamento nelle regioni alpine, dalla Liguria al Friuli-Venezia Giulia.

L’ISPRA ha inoltre assicurato un percorso di formazione, anche tramite moduli online, per il personale tecnico coinvolto e ha curato il disegno di un’Applicazione, scaricabile dai circa 4000 operatori del monitoraggio, che utilizza protocolli standardizzati impiegati anche in altri Paesi europei. Sono state attivate collaborazioni anche con le diverse realtà associazionistiche che sono presenti a livello nazionale e locale, e che hanno potuto dare un contributo conoscitivo importante con la loro estesa rete di volontari.

Impronte

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