in Issue Nº10

Progetto LIFE M.I.R.CO.

m

Il Progetto M.I.R.CO-Lupo “Minimizzare l’impatto del randagismo canino sulla conservazione del lupo in Italia” si è proposto di assicurare migliori condizioni di conservazione per il lupo agendo, in particolare, sui cani vaganti e randagi.

Il progetto ha coinvolto cinque partner: Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Il Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, Il Corpo Forestale dello Stato, la Società Carsa Edizioni e Comunicazione di Pescara e l’associazione non profit Istituto di Ecologia Applicata di Roma. 

M.I.R.CO-Lupo aveva lo scopo di assicurare migliori condizioni di conservazione per il lupo agendo, in particolare, sui cani vaganti e randagi che alimentano tre gravi minacce:

 

  • la perdita dell’identità genetica del lupo dovuta all’ibridazione con i cani vaganti
  • la mortalità dovuta ad attività illegali di bracconaggio o uso del veleno, anche non direttamente rivolte al lupo
  • la trasmissione di patogeni provenienti dalla presenza sul territorio di cani vaganti non vaccinati
Lupo nero
7. Lupi e cani - la comunicazione tattile e visiva
Cani
Lupi, cani e comportamenti agonistici: la gerarchia in nome dell’armonia
Lupi interagiscono attraverso segnali di rinforzo delle posizioni di sottomissione e dominanza

I principali obiettivi del progetto erano:

 

  • Neutralizzare il potenziale riproduttivo di ibridi lupo-cane e cani vaganti presenti nei due parchi
  • Potenziare il sistema di controllo delle attività illegali
  • Ridurre il rischio sanitario per la trasmissione dei patogeni dal cane al lupo
  • Aumentare la consapevolezza dei rischi posti dal randagismo canino alla conservazione del lupo.
  • Creare una banca dati nazionale sul fenomeno dell’ibridazione
  • Sviluppare un processo condiviso a livello locale sulla gestione degli ibridi
  • Istituire un sistema di controllo dell’uso del veleno sul territorio, mediante trasferimento di esperienze dal Progetto Life ANTIDOTO
  • Minimizzare la probabilità di incrocio tra cani vaganti e lupo
  • Fornire supporto ai proprietari di cani da lavoro per le cure veterinarie
  • Sensibilizzare la popolazione residente e i portatori d’interesse sull’impatto del randagismo canino a livello socio-economico e sugli ecosistemi
  • Creare una banca dati nazionale per registrare i casi di ibridazione lupo-cane
  • Istituire una squadra cinofila antiveleno, utilizzando il modello operativo sperimentato nel progetto LIFE ANTIDOTO

Le principali azioni previste dal progetto erano:

  • Cattura, sterilizzazione e rilascio degli ibridi lupo-cane
  • Campagna di controllo e trattamento sanitario dei cani vaganti in collaborazione con le ASL
  • Istituzione di una squadra cinofila anti-veleno
  • Campagne di informazione e sensibilizzazione sul territorio
  • Istituzione di un comitato consultivo con tecnici, autorità istituzionali e gruppi d’interesse
Allattamento al biberon di un cucciolo di lupo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *