6 Comments
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Andrea Rovere
Aspetto i suoi racconti certo che saranno una miniera di informazioni,grazie!
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Renato
Vivo la montagna e le valli delle Alpi del mare dal di fuori, recandomici per entrare nel mio ufficio, al chiuso, alla luce artificiale; la cosa più assurda che un imprenditore possa creare, muri di cemento e legno davanti alla montagna. Aspetto il momento della pausa pranzo per uscire a respirare e la fine del mio orario per rivedere i monti. Non pensiamo abbastanza a noi stessi (la ragione delle nostre / tue palpitazioni notturne) ma rendercene conto grazie anche alle connessioni con un semplice post su un blog forse può svegliarci. Non tutto è perduto. Sta a noi prendere una breve pausa per respirare o una lunghissima pausa per decidere di fare della propria vita una camminata e non una corsa cieca.
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Enzo
Meraviglia. La natura lenisce sempre le nostre ansie. Basta cercarla e chiudere gli occhi.
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Gianluigi
Molto profondo e interiore il tuo scritto Pura onesta’ intellettuale . Ed è cosa rara. Credimi .
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Marco
Ciao, Mia, Stamattina, dopo aver visto il tuo reel su IG ho letto questo post e adesso, nella quiete serale, l'ho riletto ancora una volta per mettere ordine nei miei pensieri e sensazioni. Quello che scrivi è toccante perché mostra che ancora oggi la natura è importante per riconnetterci a una dimensione ormai dimenticata e mi ricordi Thoreau o Waldo Emerson, ma forse è ancora più bello perché mostri un lato di te che non sei tenuta a condividere... Quando ho letto dell'appartamento a Milano o delle palpitazioni avrei voluto subito chiamarti per dirti che conosco mille altri posti vicino a Milano, forse più belli e che se la notte non riesci a dormire, beh, puoi sempre farti viva... La frase che mi piaciuta di più è quella sulla disciplina perché è sacrosanta, viaggiando spesso per lavoro l'ho sperimentata sulla mia pelle; una frase di Tich Nhat Hanh mi ha tenuto però compagnia da quando l'ho letta: I have arrived. I am home. In the here, in the now. I am solid, I am free. In the ultimate I dwell. Tutto questo in quattro respiri. Magari aiuta anche te. Grazie ancora e al prossimo post. Per stasera lascia le palpitazioni in soggiorno. Sogni d'oro M.
Valter
A parte il fatto che scrivi davvero in mofovscorrevoke ed avvincente ma questo lo si sapeva già dai libri che gai scritto, riesci con una descrizione e con una sensibilità quasi uniche a lasciare una porta aperta sul posto che descrivi in modo che chi kegge possa se vuole , provare ad entrare. Mi spiace che la perifetia di Milano ti habbia kasciato quel senso di vuoto e solitudine, non siamo calorosi come il centro sud del nostro.paese, anzi più vai ai margini del grande centro più i paesini sono rimasti fermi, radicati alla vita del dopoguerra tra il bum anni 60 e quelli di piombo fino ai 90 e la gente non è ne fi compagnia ne aperta... un vero peccato perché nella zona San Siro / Rho c'è molto verde e non sembra neppure Milano To ospiterei io se tu volessi fare pace con questa zona per portarti un pochino in giro...